Emanuele Coscia, il volto nuovo del Taurasi di Montemarano
Le generazioni De Lisio non tradiscono la vecchia tradizione di famiglia; una passione travolgente per uno dei mestieri più nobili dell’uomo: la vigna. La magia del vino inizia in vigna, donde trae vita e prende corpo grazie alla magistrale opera dell’uomo che ben conosce e segue il dettato del tempo e della terra. Sulle origini del vitigno aglianico non vi è alcuna certezza, potrebbe essere etrusco o greco, da cui il nome Hellenico, e pertanto essere arrivato con i primi coloni greci che fondarono Cuma. Potrebbe invece fare parte della grande famiglia delle Aminea di cui ci parla Plinio. La prima citazione si trova in un documento del 1520 dell’Archivio Caetani che descrive una maxaria di Giulio Antonio d’Acquaviva d’Aragona, Conte di Conversano, situata a Napoli sulla collina di Poggioreale, comprendente 26 moggi di terra ” arbustata e vitata con viti latine aglianiche”: è questa allo stato della ricerca la prima citazione dell’aglianico e, fatto di non minore rilievo, la precisazione che si tratta di un vitigno latino. Testimonianze storico-letterarie sulla presenza di questo vitigno si trovano in Orazio, che cantò le qualità della sua terra natia Venosa e del suo ottimo vino. L’Aglianico è un vitigno difficile con un naturale ritardo vegetativo di 40-50 giorni e pertanto sottoposto a numerosi rischi meteorologici. Con la vendemmia ad Ottobre, si parla di viticultura del freddo. In Irpinia sovente si registrano 4° – 6° C di differenza rispetto alla costa, dalla quale la separano nettamente i Monti del Partenio e il Terminio. Un Aglianico ben condotto in vigna, correttamente vinificato e invecchiato in cantina, se il tappo regge e la bottiglia è ben conservata, per la sua naturale longevità. può essere apprezzato anche dopo diversi decenni.
Emanuele Coscia ha concretizzato il sogno di suo nonno creando una cantina che ha saputo trovare la giusta sintesi tra passato e presente per tre vini dal bouquet elegante e peculiare
dicono di noi
Emmente – Irpinia Rosato Doc Biologico
Prodotto a Montemarano, nell’appezzamento più giovane di contrada Chianzano, Emmente il nostro Irpinia Rosato Doc Biologico è Aglianico 100% vendemmiato a mano in cassetta. Vinificato in bianco da uve Aglianico, macerazione di 3 ore a freddo e fermentazione in acciaio a temperatura controllata molto lunga. Affinamento in acciaio poi almeno tre mesi in bottiglia. Rosa chiaretto luminoso, tendente al rubino. È caratterizzato da un profumo intenso di mela rossa, fragoline, frutti di bosco. Al gusto è concentrato, fresco con un finale piacevolmente lungo e speziato. Ideale in abbinamento con aperitivi, sushi, piatti estivi a base di pomodoro e tartare di pesce.
SCHEDA TECNICA
Pentamerone – Taurasi DOCG
Sulle colline digradanti fino al fiume Calore della contrada Chianzano di Montemarano, nell’entroterra irpino, la vigna di famiglia, baciata dal sole dall’alba al tramonto, conferisce a questo vino caratteristiche di unicità. L’uva aglianico, che, al 100%, diventa Taurasi, un vino molto scuro nel calice e altrettanto scuro nei profumi che ne fanno un bouquet delizioso: caffè, rabarbaro, inchiostro, ferroso, con pennellate di erbe aromatiche. Sapore lineare, piacevole, fresco e strutturato, dal tannino morbido. Un vino che offre emozioni uniche, un’eleganza evoluta, matura, piena di profumi complessi terziari ed eterei. Pentamerone è una particolare interpretazione del Taurasi, in quantità centellinata, con caratteristiche uniche; un’eleganza piena di profumi complessi ed eterei. Il nome è ispirato all’omonima opera letteraria di Gianbattista Basile (già governatore di Montemarano dal 1626), definita da Benedetto Croce il più antico e ricco fra i libri di fiabe popolari.
SCHEDA TECNICA
Nonna Seppa – Campi Taurasini DOC
Dedicato a Giuseppa, “Nonna Seppa”, capostipite della famiglia De Lisio che cura la propria vigna da tre generazioni sulle colline di Montemarano, che per le loro caratteristiche pedoclimatiche, primeggiano tra i territori della DOC Campi Taurasini. Qui, nei vigneti di proprietà coltivati con sapienza e dedizione, la famiglia De Lisio produce il suo Irpinia Campi Taurasini Nonna Seppa, ottenuto da una selezione delle migliori uve di Aglianico.
La vinificazione è condotta con scrupolo in maniera tradizionale senza trascurare le conquiste della modernità, allo scopo di esaltare nel vino la tipicità di un territorio unico.
SCHEDA TECNICA
Generoso – Irpinia Aglianico DOC
L’Irpinia Aglianico Generoso DOC Delite prende il nome del capostipite della famiglia. Questa scelta si rafforza dal momento che lo stesso nome, nella sua veste di aggettivo, racchiude tutte le caratteristiche e le peculiarità del prodotto e quindi del vitigno Aglianico. Largo nel dare, donatore, altruista, magnanimo, cospicuo, rilevante. Fuori dalla stretta cerchia della famiglia e dei conoscenti, il nome Generoso assume esclusivamente i significati dell’aggettivo. Questo vino rappresenta una delle pietre miliari della cantina De Lisio, intenso nel suo colore rosso rubino trae tutti i profumi messi a disposizione dalla natura di un sito particolarmente fertile e generoso.